TAV A SUSA, LA RABBIA DELLE UNIONE MONTANE: “AZIONE INACCETTABILE, MANCATA LA TRASPARENZA, NON CI HANNO COINVOLTI”

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SUSA – Un giorno e mezzo dopo la creazione del fortino delle forze dell’ordine e la chiusura della statale 25 a San Giuliano, con lo sgombero del presidio No Tav, gli amministratori valsusini si svegliano. Nel pomeriggio di martedì 8 ottobre le due Unioni Montane della Valsusa hanno inviato un comunicato stampa molto critico sulla questione. La terza Unione Montana (quella della Vialattea), non si è pronunciata.
“L’Unione Montana Valle Susa e l’Unione Montana Alta Valle Susa esprimono forte preoccupazione per i fatti avvenuti nella notte tra il 6 e il 7 ottobre a San Giuliano, dove si è svolto un intervento delle forze dell’ordine per sgomberare il presidio No Tav, allestito sui terreni destinati all’esproprio per la costruzione della stazione internazionale dell’alta velocità Torino-Lione. L’operazione, iniziata alle 2 e conclusasi intorno alle 5.30, ha comportato la chiusura delle strade, il coinvolgimento di un ingente numero di agenti e scontri con alcuni manifestanti”.
“Pur ribadendo l’impegno per la tutela della legalità e la più totale condanna di ogni forma di violenza, le Unioni Montane giudicano inaccettabile che tali azioni siano state intraprese senza che i cittadini proprietari dei terreni, le autorità locali e i sindaci siano stati adeguatamente avvisati o coinvolti, considerando fondamentale che le istituzioni locali siano informate e consultate riguardo a operazioni di questa portata, che hanno un impatto diretto sulla sicurezza e sulla vita quotidiana della popolazione”.
“La mancanza di trasparenza e coordinamento con i sindaci e le autorità locali mette in discussione il principio di collaborazione tra istituzioni, necessario per affrontare questioni delicate come la realizzazione di grandi opere e la gestione del dissenso che ne può derivare”.
“Pur riconoscendo la complessità del contesto e il ruolo delle forze dell’ordine nel garantire l’esecuzione delle operazioni, le Unioni Montane ritengono che le infrastrutture pubbliche, come strade e ferrovie, debbano essere tutelate e mantenute operative, garantendo ai cittadini un servizio sicuro e continuativo. Allo stesso tempo, ribadisce che è essenziale salvaguardare il dialogo tra le istituzioni a tutti i livelli, per evitare che decisioni cruciali vengano prese senza il coinvolgimento di chi conosce e vive quotidianamente il territorio”.

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14 COMMENTI

  1. SIAMO TUTTI INVITATI alla marcia di protesta che si svolgerà sabato pomeriggio ore 15 appuntamento presso la stazione di Susa

    • Bravi, continuate a rompere i coglioni, così arriveranno altre chiusure, altri fortini, altri disagi, costi aggiuntivi, e non avrete minimamente inciso sulla costruzione della nuova linea ferroviaria, così come non l’avete fatto fino ad oggi. La vostra stupidità non ha veramente limiti.

  2. Le nostre autorità: Sempre come i carabinieri di Offenbach. Chi c.era quella notte per difendere i diritti dei loro cittadini?
    Com’è possibile che un movimento così importante di milizia sia sfuggita alle autorità Valsusine?
    Il governo ha fatto l’elemosina di un 1.400.000€ per addormentare le coscienze?
    Stanno distruggendo la Valle dopo aver promesso, fin dalla costruzione dell‘autostrada, compensazioni che sono senz’altro finite in capaci tasche.
    Se il TAV è il futuro (trent’anni fa)
    ci sono dei lavori perfettamente inutili che si stanno facendo.
    A favore di chi? Questo le autorità valsusine dovrebbero saperlo. O no?!

    • Quali sarebbero i diritti dei cittadini che non sono stati difesi? Cosa ne sa di dove finiscono i soldi delle compensazioni? Se sa qualcosa lo dica chiaramente, nell’interesse dei cittadini stessi…

  3. Spacciare per compensazioni servizi che tutti hanno da tempo senza farsi devastare il territorio e’ semplicemente vergognoso … A parte il fatto che sono sempre soldi nostri che non arrivano da Marte … Le “autorità valsusine” si comprano facilmente …

  4. Mamma mia, quanta “rabbia” si percepisce nelle dichiarazioni !! Timidi sbadigli annoiati, servizievoli e scodinzolanti di chi non ha il coraggio nemmeno di chiedere quale autorità abbia dato l’ ordine di violare il diritto di proprietà 2 giorni prima che iniziassero le procedure di esproprio. Poi tutti in prima fila con i gonfaloni alle fiaccolate del 24 aprile per commemorare la liberazione dall’ oppressore . Sempre solo commemorare e ricordare e mai applicare nel quotidiano……Dalle vergognose leggi sanitarie anti-covid in avanti ormai tutto è concesso anche entrare a casa d’ altri senza titoli di proprietà o procedute legittime di esproprio. Prima o poi lo “stato” entrerà anche a casa, negli affetti e nei ricordi dei rappresentati delle comunità montane . A casa di tutti entrerà ( no tav e si tav senza distinzione ) , uno dopo l’ altro.

      • punto primo: mi di del “lei”.
        punto secondo: dal momento che mi sono firmato, lei è sicuro di non beccarsi una richiesta danni per offese verbali ?
        punto terzo: meglio presunto “ritardato” che vero codardo incapace di firmarsi .
        punto quarto: prima o poi lo “stato” ( quello corrotto che si muove in modo illecito) verrà anche a casa sua e non basterà dimostrare di essere stati bravi sudditi o a libro paga…
        Felice giornata.

  5. Va detto che queste scelte dellla Prefettura non vengono condivise con le amministrazioni locali perché si ritiene che siano colluse col movimento no TAV e sinceramente è difficile dar torto a questa visione.

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